Sacro e profano nelle notti d’estate del Salento
Finalmente, dopo due anni di vacanze condizionate dal Covid, siamo tornati, in questo scorcio del 2022, a poter godere delle feste che si svolgono d’estate in praticamente tutti i borghi e città del Salento.
Si comincia a giugno e si termina a metà ottobre e non esiste paese, grande o piccolo, che non abbia il suo Santo da celebrare, le sue tradizioni da tramandare o i suoi piatti tipici da condividere in un carosello di bancarelle, cibo, musica, fuochi d’artificio, luminarie.
Sacro e profano si mescolano in una incontenibile voglia di stare insieme, famiglie, amici, giovani e vecchi, turisti e residenti.
La Sagra te lu Ranu (del grano) a Merine, la festa di Santa Domenica a Scorrano, il Mercatino del Gusto a Maglie, la festa dei Santi Martiri e della Madonna dell’Alto Mare a Otranto, la sagra della Municeddha (piccole lumache di terra) a Cannole, la festa di Sant’Oronzo a Lecce sono solo alcuni degli innumerevoli appuntamenti che colorano le notti d’estate nel Salento. Anche noi a Palmariggi, in concomitanza con il Ferragosto, abbiamo la nostra Festa della Bruschetta, tradizionalmente allestita al Santuario di Montevergine, che attira una moltitudine di persone accomunate dalla voglia di passare una serata in allegria.
E quando le prime note della Pizzica cominciano a risuonare nella piazza, sfido chiunque a rimanere immobile e indifferente al suono travolgente di questo ballo che affonda le sue radici nelle più antiche tradizioni di questa terra.
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