Come fare per tornare a casa con una ceramica salentina

La lavorazione della ceramica in Salento è una tradizione di tutto rispetto, basti pensare a Grottaglie, alle sue storiche botteghe, al suo museo e ai “pumi”, simboli di fertilità e forieri di buoni auspici.
Se vi piace curiosare per mercatini, negozi dell’usato o di antiquariato troverete vecchi contenitori o utensili di ogni genere e foggia, adoperati in passato per la cottura dei cibi, come le vecchie “pignate”, oppure i “trufoli” per l’olio o ancora le “capase” per la conservazione del vino.
Nei centri storici dei paesi c’è solo l’imbarazzo della scelta tra i tanti negozi che propongono souvenirs ispirati alla tradizione, mentre una gita a Cutrofiano, cittadina famosa per le sue ceramiche, vi farà venire voglia di buttare via i vecchi piatti e di comprarvi un servizio nuovo.

Ma il re degli artigiani è a Lucugnano, sulla strada per Leuca, nella bottega di Giampiero Indino. Lì potete veramente cogliere la magia della lavorazione.
Al Palmento abbiamo abbellito numerosi angoli con oggetti tipici dell’artigianato locale, alcuni antichi, come la vecchia pignata utilizzata per cuocere i legumi nel camino, altri di nuova fattura, ma ugualmente ricchi di fascino. Anche le nostre grondaie sono in terracotta fatte a mano, una scelta pensata nel rispetto della tradizione.

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